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Pandemia: la scuola dei bambini

Solidarietà, collaborazione, sostegno. Assistiamo alla straordinaria mobilitazione di tutte le risorse, umane, digitali e tecnologiche per garantire il diritto all’istruzione.

La scuola si fa, più che mai, comunità, in cui il ruolo di ciascuno diventa vitale e vitale diventa l’alleanza con le famiglie, nel tentativo di raggiungere tutti e di sostenere i più fragili.

Gli insegnanti si confrontano con il nuovo, sfidano le proprie competenze didattiche, imparano a fare scuola nella tecnologia e con la tecnologia, sforzandosi di continuare a sentirsi educatori anche dietro lo schermo di un monitor.

Ma è vera scuola?

La qualità dell’incontro interpersonale è l’elemento più significativo nel determinare l’efficacia della comunicazione

Carl Rogers

La pandemia, con la sua scuola digitale, invita a riflettere su un tema cruciale, da tempo oggetto di dibattito in ambito pedagogico: educare o istruire? Dov’è la scuola che guarda alla “persona” nella sua unicità e che educhi ad essere, pensare, sentire ed agire?

Mai prima d’ora, gli insegnanti sembrano recuperare il loro ruolo di “professionisti riflessivi”, cercando strade nuove per motivare e guidare i bambini ad essere costruttori attivi dei loro processi di apprendimento. Eppure, quanto del prezioso tempo calendarizzato è riservato a rielaborare vissuti, esprimere sentimenti, dare un nome alle emozioni dei bambini? In quale tempo si può favorire l’ascolto autentico, il dialogo con i bambini e fra i bambini?

L’insegnamento-apprendimento non esiste al di fuori della relazione interpersonale

Luigina Mortari

Le ore in cui i bambini siedono davanti al monitor a svolgere compiti sono quelle che soddisfano la logica del programma da rispettare, delle valutazioni e dei giudizi da compilare.

È una scuola che non c’è. È una scuola che vuole recuperare tempo. Il tempo tolto al leggere, scrivere e fare di conto che poco si cura degli stati d’animo, del ritmo troppo serrato, del senso di solitudine, degli affetti monchi. Che sia ora di restituire valore al tempo?

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Elena
Elena
13 Gennaio 2021 6:48

Il tempo è un bene prezioso, ottima riflessione. Spunto operativo per una “revisione del fare scuola”. Complimenti