Ad oggi sembra che una parte del mondo scolastico abbia dichiarato lo stato di emergenza, la crisi del sistema e l’inevitabile fallimento di questa metodologia didattica.
Qual è il motivo di questa improvvisa sommossa popolare? Credo che una didattica tradizionale, statica e frontale sia un modello secolare che abbia intaccato il DNA stesso del docente, un modello confortevole e di facile gestione.
La didattica a distanza ha messo in crisi il modello tradizionale: nuovo materiale da personalizzare, ricerca di nuove strategie, ridisegnare la durata della lezione, verifiche maggiormente ragionate e nuove griglie di valutazione.
Un cambiamento radicale che richiede un investimento di tempo e un dispendio di energie enorme.
Una vera e propria sfida per portarci verso un futuro diverso, incerto ma per diversi aspetti affascinante. Una strada che non concede un ritorno al passato.