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Elogio all’insegnante di sostegno, figura fondamentale troppo spesso considerata di Serie B

Gli ultimi tagli all’istruzione hanno colpito in particolare una categoria fra tutte le altre: quella dell’insegnante di sostegno. Una colpo basso da parte dell’istruzione italiana, che invece dovrebbe lodare chi con umiltà svolge il lavoro più importante e delicato all’interno della scuola.

articolo di giornale di inizio 2019

L’UMILTÀ LI CONTRADDISTINGUE

Tutti gli insegnanti sono unici nel proprio genere, ognuno con le proprie caratteristiche, pregi e difetti. Ma se c’è una cosa che accomuna tutti gli insegnanti di sostegno è l’umiltà. Riprendendo le parole di Enrico Galiano, scrittore e professore molto noto, soprattutto dai ragazzi, sui social, l’insegnante di sostegno ha “qualcosa che a volte gli altri insegnanti dimenticano a casa: l’umiltà di non porsi dall’alto di una cattedra”.

Cosa vuole dire Galiano con questa frase? Vuole ricordare una cosa che spesso gli insegnanti tendono a sottovalutare o dimenticare negli anni. Il mestiere dell’insegnante non consiste solo nell’insegnare, ma nell’imparare facendolo. Imparare dagli studenti, dagli alunni che si conoscono ogni anno e che si portano sempre con sé un bagaglio di informazioni e lezioni importantissime.

NON GUARDANO GLI STUDENTI DALL’ALTRO DELLA CATTEDRA

Il fatto che gli insegnanti di sostegno si siedano accanto agli studenti e non in una posizione di “dominio”, la dice lunga sul loro rapporto con i ragazzi. Quelli bravi riescono a mantenere una relazione che possa mantenere il giusto equilibrio tra confidenza e rispetto.

Gli studenti vedono i propri insegnanti di sostegno non solo come professori, ma come veri e propri compagni di avventura. Si avvicinano a loro quasi come fossero amici, pur portando nei loro confronti il rispetto e l’ammirazione che meritano.

in foto: Enrico Galiano

Per tutte queste ragioni, non dovremmo mai dimenticare l’importanza della figura dell’insegnante di sostegno. Un mestiere che, purtroppo, molto spesso non riceve la giusta attenzione. In questa occasione, neanche dallo Stato italiano, e questo è un vero peccato. Infatti, secondo Galiano, è importante guardare l’insegnante di sostegno con molta gratitudine, ogni giorno. 

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