Nell’ultimo periodo, la crisi sanitaria ha stravolto il mondo del lavoro e dell’istruzione, tra le altre cose. Gli studenti si sono ritrovati a dover seguire le lezioni da casa che gli insegnanti hanno dovuto preparare in modalità asincrona in video-lezioni senza preavviso. Questa situazione ha causato una dose molto elevata di stress nel personale scolastico, che ha generato un importante numero di insegnanti in burnout.
Le ore di lavoro sono raddoppiate e i problemi tecnici e informatici triplicati. In tutto ciò, i dirigenti scolastici non possono permettersi di ignorare la situazione. La scuola deve agire andando incontro agli insegnanti in burnout e agli studenti in crisi. In questo articolo andremo a vedere alcuni modi su come questo possa accadere.
Favorire il benessere
È importante per i dirigenti scolastici dare un esempio di benessere e cura di sé. Questo può essere fatto, ad esempio, invogliando gli insegnanti a prendersi delle pause e porsi dei limiti. Per rendere il comportamento più automatico, è importante che i dirigenti scolastici siano i primi a porre dei limiti per sé stessi, come una sorta di guida.
Alcuni esempi di azioni da svolgere nel quotidiano che possono ridurre lo stress in modo straordinario sono:
- non rispondere alle mail dopo una determinata ora;
- fare una breve passeggiata all’aria aperta durante la giornata di lavoro.
Pianificare dei controlli regolari e informali
Dei controlli brevi e regolari da parte dei dirigenti scolastici vengono visti come un segnale di cura e interesse. Soprattutto se questi controlli sono dettati da un genuino interesse nei confronti dell’andamento delle lezioni.
Potrebbe essere una buona abitudine per un preside quella di passare in ogni classe e dare un’occhiata veloce alla situazione in cerca di qualche aspetto positivo. Una volta trovato l’aspetto positivo, è importante farlo sapere all’insegnante in modo che si renda conto dei buoni risultati ottenuti. Per farlo basta compiere un piccolo gesto, come lasciare un post-it di incoraggiamento sulla porta prima di uscire.
Fondatore di Your Edu Action, con un passato tra editoria e libri scolastici. Affascinato da sempre dai meccanismi dell’apprendimento