L’arrivo della pandemia ha costretto tutto il corpo docente a dover rivedere il proprio modo di fare scuola, scegliere nuove metodologie e strumenti ma soprattutto porsi la spinosa questione delle verifiche.
Alcuni miei colleghi l’anno scorso si sono rifiutati di fare verifiche a distanza ritenendole inutili a causa della probabilità quasi certa di una copiatura o di un risultato collettivo ripetuto individualmente.
Quest’anno invece la didattica a distanza è stata inserita dal MIUR come modalità ufficiale e con essa, la necessità di preparare delle verifiche che potessero fornire dei voti “vicini” a quelli ottenuti in presenza.
Oggi nel mio Istituto le lezioni si svolgono con le classi in presenza al 50% e questo porta molti miei colleghi a dover preparare due verifiche diverse per i due gruppi che si presentano in aula a settimane alterne.
Questa scelta ha generato un lavoro doppio per il docente e un prolungamento delle tempistiche per la realizzazione della verifica.
COME AVREMMO POTUTO GESTIRE LA SITUAZIONE IN MODO DIVERSO?
Personalmente ho deciso di utilizzare Classroom per le verifiche scritte in modo da preparare una sola prova e stabilire una sola data per la sua somministrazione. In pratica il gruppo in presenza svolge la verifica in laboratorio mentre l’altro comodamente da casa senza che io mi debba collegare e controllare lo sviluppo di quanto assegnato.
Molti si chiederanno se con questa modalità la copiatura da casa è assicurata e se tale verifica possa rappresentare una valutazione corretta e idonea all’esito finale.
La risposta non risiede in quello che lo studente può fare ma in quello che un docente consente di fare.
Ho deciso di sperimentare le competenze come sviluppo delle conoscenze di base in modo da creare delle verifiche individuali e autentiche. Questa scelta mi ha portato ad includere nella realizzazione della verifica la possibilità di consultare liberamente appunti, testi ed eventuali suggerimenti di terzi.
Lo studente è tenuto ad utilizzare quanto conosciuto in aula per realizzare un prodotto finito come risultato di una rielaborazione personale di un argomento visto semplicemente da una diversa angolatura.
I risultati sono stati sorprendenti e per la maggior parte dei casi non sufficiente.
Attraverso questa nuova strada mi sono reso conto di come il problema originario posto dai miei colleghi è stato brillantemente superato ma, è sorto un un nuovo problema: la capacità di rielaborare in modo critico un concetto e di renderlo personale.
Credo che questo periodo mi abbia offerto delle grandi opportunità di cambiare il modo di pensare e creare le verifiche e mi abbia permesso di comprendere come le sole conoscenze portino gli studenti ad imparare tutto a memoria e non riescano da sole a generare un pensiero critico e aperto su quanto appreso.
Sono fiducioso che con pazienza e la tenacia riuscirò a cambiare il modo in cui lo studente vive l’apprendimento, nella piena consapevolezza che insieme ai ragazzi dovrò affrontare una fase ricca di errori, fallimenti, critiche, per ottenere infine i risultati sognati.
La strada è lunga ed io ho appena iniziato a percorrerla …